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Come navigare tra gli annunci di lavoro ai tempi di internet

Torna indietro  Gennaio 2019mercoledì 30 gennaio 2019

 

 

Cercare lavoro è qualcosa di difficoltoso,  in particolare da qualche anno a questa parte, ossia da quando la crisi del mercato è diventata più marcata e ha ristretto notevolmente il campo per i giovani in cerca di occupazione.
Un discorso che non rappresenta nulla di nuovo in quanto si fa riferimento ad una difficoltà conosciuta e con la quale oramai si è abituati a convivere, proprio come si fa con le realtà scomode che assumono una connotazione cronica.
Analizzando la questione da un’altra angolatura, tuttavia, può essere utile provare a fornire un’interpretazione alternativa che parte da un assunto; ovvero: siamo sicuri di essere abili nel cercare annunci di lavoro adatti alle nostre aspirazioni? E, discorso valido soprattutto oggi che il lavoro si cerca in rete, riusciamo a muoverci in modo corretto nella realtà multimediale?

 

Le strade per cercare lavoro

Analizzando i flussi e le richieste emerge che sono due le strade più praticate per cercare un lavoro: la prima è sempre ed ancora quella riferita ad un networking di persone che si conoscono, quindi muoversi tra i propri contatti facendo girare la voce e cercando di capire se esiste una posizione aperta per la quale ci si può candidare. Un po’ tradizionale come impostazione, forse anche troppo, ma comunque ancora oggi efficace.
L’altra strada che si tende a percorrere, quando si è alla ricerca di un lavoro, è quella di rivolgersi alla rete navigando tra le migliaia di annunci che si possono trovare sui vari siti.
Un vero e proprio oceano nel quale l’utente rischia di perdersi, motivo per il quale ci si deve chiedere se si è in grado di navigare su questi portali in modo efficace.
Perché se internet è il primo luogo nel quale cercare un lavoro è comunque importante avere gli strumenti giusti per una ricerca corretta ed efficace.

Come navigare in rete per cercare lavoro

Cercare lavoro in rete vuol dire necessariamente dover fare i conti con un mare di siti e portali, specifici o generalisti, oltre che con piattaforme ed "app" appositamente nate per lo scopo. Ma ci sono anche i siti istituzionali, ad esempio quelli aziendali, facenti capo a grosse realtà che, non sempre e necessariamente, inseriscono annunci sui portali di riferimento ma fanno recruiting direttamente sul proprio portale.
Pensiamo poi ai social network, strumento che non deve essere visto esclusivamente con una finalità ludica: è possibile trovare lavoro anche sui social, indistintamente su tutti ma più nello specifico su quelli specializzati come il noto Linkedin, che nasce esclusivamente per creare connessioni in ambito lavorativo e contatti di business.
Le amministrazioni pubbliche e le grandi aziende, come detto, tendono ad inserire annunci direttamente sul proprio portale e non su siti comuni quali i vari Trovalavoro,  Bakeca ecc… siti che sono comunque molto utili e che offrono la possibilità di registrarsi per ricevere alert periodici ogni volta che viene pubblicato un annuncio riferito ad un settore di nostro interesse.

E fuori dal web?

Ecco allora il perché dell’ affermazione di cui sopra riferita alla necessità di avere competenze specifiche anche per la ricerca del lavoro: non basta, quindi, essere dei bravi ingegneri, medici, giornalisti od altro, bisogna anche essere capaci di ricercare gli annunci adatti e nel modo corretto. E fuori dal web come si muove la ricerca del lavoro?
Dopo aver detto che una delle strade più praticate è quella di rivolgersi a contatti diretti e a conoscenti, in Italia sono ancora operative le agenzie per il lavoro ed i centri per l’impiego: parliamo di soggetti appartenenti a realtà pubbliche o di privati convenzionati ed autorizzati dal Ministero del Lavoro che operano, dislocati su tutto il territorio nazionale, cercando di aiutare coloro i quali sono alla ricerca di un’occupazione.
In sostanza cercare un lavoro può diventare a sua volta un’occupazione a tempo pieno e rappresentare il primo "step" verso la conquista di un lavoro e la speranza di essere richiamati dopo aver inviato la candidatura; quindi si passa al secondo "step"iniziare a pensare come affrontare il colloquio di lavoro.