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Quanto conta l’inglese per accedere al mercato del lavoro?

Torna indietro  Dicembre 2018venerdì 28 dicembre 2018

 

 

Una domanda quasi pleonastica che racchiude sostanzialmente in sé la risposta: quanto è importante la conoscenza dell’ inglese per accedere al mercato del lavoro oggi? Indubbiamente molto dato che il mercato del lavoro è sempre più globalizzato e l’inglese è la lingua universale per eccellenza, ed in particolare in ambito "business".
Un discorso che, tuttavia, sembra non essere così chiaro agli italiani dal momento che il nostro paese si posiziona in fondo alla classifica Ue in materia di competenze linguistiche. Una questione che meriterebbe di essere approfondita e che parte da lontano, dal percorso scolastico ed accademico che evidentemente non garantisce le adeguate competenze. Carenza che si cerca di colmare, spesso e volentieri, rivolgendosi a realtà private che offrono corsi di inglese.

Perché è importante la lingua inglese

Se pensiamo che il mondo del lavoro è oramai multimedializzato e che tramite la rete si può collaborare con qualsiasi realtà sparsa nel mondo, diventa ancora più evidente il discorso legato all’ importanza della lingua inglese. Una chiave per essere competitivi nel mercato occupazionale, spesso saturo e congestionato.
Proprio grazie a questi strumenti multimediali oggi anche la conoscenza è facilitata e si può pensare di approcciarsi alla formazione frequentando magari un corso di inglese online che sia base, intermedio o avanzato.
Ci si è mai soffermati a pensare che l’inglese, oltre ad essere la lingua del business e del commercio, è anche la più diffusa sul web? Oltre l’80% dei dati in circolazione nella rete sono redatti in lingua inglese, fattore che pone  una questione di comprensione e studio oltre che di opportunità in ambito lavorativo.

Le opportunità di crescita grazie all’ inglese

Anche per chi volesse operare all’ interno dei nostri confini il discorso rimane il medesimo, dato che l’inglese è la lingua più utilizzata (ovviamente dopo l’italiano) negli scambi interni ed esterni dalle aziende del nostro paese.
Una buona conoscenza dell'inglese, quindi, può essere utile per aprirsi orizzonti lavorativi non soltanto all’ estero ma anche in Italia, nonchè per fare carriera all'interno dell'azienda nella quale si è già impiegati.
Studiare inglese è utile anche nell’ ottica della conoscenza personale, del contatto con una nuova cultura e, perchè no, nell’ essere più tranquilli prima di affrontare un viaggio all’ estero avendo la certezza di riuscire ad esprimersi e comprendere.
Ovviamente è nel settore imprenditoriale del web, quindi nel mondo delle start up che si muovono in rete, che l’inglese risulta essere più utile.

Il mercato del lavoro 2.0 necessita della lingua inglese

Il mercato del lavoro cosiddetto 2.0, quello delle nuove imprese che comunicano sul web grazie a supporti multimediali, pone come requisito imprescindibile la conoscenza della lingua inglese.
In sostanza dedicarsi allo studio della lingua inglese e farlo in modo proficuo, con corsi appositi e professionali, può essere una mossa strategica per far crescere le proprie opportunità di carriera; questo vale sia per chi lavora in Italia sia per chi lavora all’ estero, sul web o in aziende tradizionali.
Una strada sicuramente da seguire e che diventa ancora più utile in tema di declinazioni tecniche della lingua: si pensi al business english, all’ inglese in campo medico ed a quello parlato dai vari professionisti, dagli avvocati ai giornalisti, passando per commercialisti, architetti, operatori turistici.