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Gestire una struttura ricettiva nell’era del digitale

Torna indietro  Agosto 2020venerdì 07 agosto 2020

 

 

 

Gestire una struttura ricettiva, che sia albergo, B&B, casa vacanze o altro, e farlo nell’era del digitale. Sono molteplici le opportunità che arrivano dalla tecnologia moderna che da qualche anno ha rivoluzionato il settore.
Le vacanze si prenotano sempre più in rete, portali come Airbnb sono ormai colossi ai quali ci si rivolge per configurare una vacanza; analizzando l’altra faccia della medaglia, chi è proprietario di una struttura ricettiva non può fare a meno di essere presente all’interno di questi portali.
L’intero comparto dell’hospitality, termine che indica l’accoglienza turistica, è profondamente mutato seguendo le strade proposte dal web. La rivoluzione tecnologica passa dai sistemi di prenotazione in rete al meccanismo, spesso non limpido al 100% ed in tali casi finanche spietato, delle recensioni in rete.

 

Imparare il Marketing Turistico in rete

 

Non a caso sono nate apposite discipline come nel caso del marketing turistico, l’insieme di tutte le attività (con evidente predilezione per la rete) da mettere in atto per gestire al meglio una struttura. Esistono anche corsi specifici per apprendere come gestire strutture ricettive in epoca digitale.
Sono tanti gli aspetti ai quali badare: dalla presenza in rete, fattore che può essere espletato al meglio con la creazione di un sito internet per la propria struttura o anche soltanto con una pagina social, passando per pubblicità online (adsense, strategie di web marketing, email marketing ecc…).
C’è poi tutto il mondo, articolato e complesso, dei portali di prenotazione online dove una struttura ricettiva, nel 2020, non può evitare di essere presente. E qui si apre un vero e proprio universo parallelo che sarebbe bene conoscere.

 

I portali online di prenotazione turistica

 

Si parla di portali o anche di OTA, acronimo che sta per Online Travel Agency, ovvero agenzie di viaggio virtuali, quindi in rete. Sono grandi veicolatori di traffico e di prenotazione dato che oggi la maggior parte dell’utenza passa proprio da vari Booking, Expedia, Airbnb per configurare la propria vacanza.
Ovviamente lavorano in cambio di commissioni che possono essere più o meno vantaggiose, a seconda delle politiche del portale. Se essere presenti, come detto, è quasi un’imposizione, gestire i vari account e profili, stare dietro ad ogni singolo portale, diventa quasi un lavoro extra.
Così come molto impegnativo è costruirsi una fama in rete, la cosiddetta reputazione online, sulla scia del famoso adagio che afferma come sia lungo e complesso costruirsi una buona fama, mentre sia facile e rapido mandarla all’aria.

 

Le recensioni online

 

E qui entriamo nel settore scivoloso delle recensioni in rete: Tripadvisor e non solo, visto che gli stessi portali di prenotazione cui si faceva riferimento, danno ormai la possibilità di lasciare una recensione alla fine del soggiorno, quindi a vacanza finita.
Anche qui è fondamentale stare dietro a tutti i vari commenti, cercare di lavorare bene e soddisfare il cliente così da invogliarlo a lasciare una recensione positiva, controllare costantemente il web ed essere pronti ad intervenire in caso di feedback negativi.
Per i proprietari delle strutture ciò è uno stimolo a trattare al meglio i propri ospiti; ma diventa anche un pericoloso boomerang, perché una sola recensione negativa può avere l’effetto di azzerare quanto di buono fatto in precedenza.
In conclusione gestire una struttura ricettiva nell’era del digitale è diventato un lavoro a sé, un qualcosa di profondamente nuovo e diverso rispetto al passato, che utilizza mezzi innovativi ma che, piaccia o no, è ormai una strada indispensabile da seguire se si vuole lavorare nel turismo.